Assemblea annuale ordinaria del Comprensorio Alpino Prealpi Bergamasche: la relazione del Presidente Maurizio Volpi

A Voi tutti un cordiale saluto ed il ringraziamento del Comitato di Gestione del Comprensorio Alpino di Caccia per la partecipazione a questa assemblea. L’assemblea annuale dei soci, si svolge in ottemperanza alle disposizioni della L.R.26 del 16.08.1993 e successive modificazioni ed integrazioni , nonché alle norme degli articoli 7 ed 8 del nostro statuto, norme che dettano i rapporti assembleari e che stabiliscono le relative competenze.
Lo scorso mese di giugno, in seguito alle dimissioni per incompatibilità del segretario Davide Brumana che ha assunto un impegno importante in seno all’assessorato caccia della Regione Lombardia, ha visto la nomina di ALBINA VIAN quale nuovo rappresentante della Regione Lombardia all’interno del nostro Comitato di Gestione. Tali dimissioni hanno avuto anche la conseguenza elezione del nuovo segretario all’interno del Comitato di Gestione, che ha visto ricadere tale importante ruolo nella persona di CRISTIAN PLEBANI.
Fatta questa comunicazione, entriamo nel merito e nello specifico dell’attività svolta dal Comitato di gestione del C.A. nella stagione venatoria da poco terminata
Nonostante il solito clima di incertezze, che ci accompagnano ormai da parecchi anni all’apertura della stagione venatoria, basti pensare alla confusione nella segnatura dei tesserini, la perdita delle deroghe , la mancata apertura dei roccoli , possiamo tracciare una retta che forse va nella direzione giusta e che ci lascia quantomeno ben sperare per il futuro . Ed in particolare mi riferisco al cambiamento di rotta nei rapporti associativi con gli uffici Regionali della caccia.
Le nostre Associazioni Venatorie hanno osato definire questa apertura da parte del nuovo assessore regionale alla caccia presieduta da Rolfi uno “sprazzo di sereno dopo lunghi temporali “In particolare per la determinazione del nuovo assessore nel cercare di raggiungere gli obiettivi ormai dimenticati, volti a dare attuazione alle deroghe e all’apertura dei roccoli. Certo non è il caso di farsi eccessive illusioni, anche perché dovremo sempre confrontarci con il parere di Ispra e soprattutto valutare le concrete possibilità di procedere discostandoci da un eventuale parere negativo per capire se avremo qualche eventuale possibilità di ritornare a cacciare fringuelli e peppole.

Il sole e il caldo hanno condizionato la migrazione post-nuziale che, alla fine di settembre, si è dimostrata bel al disotto delle realtà abituali, con solo piccoli avvistamenti di qualche tordo bottaccio. Il passo del tordo bottaccio si è dimostrato bel lontano da quello dello scorso anno nel mese di ottobre e ha regalato solo sporadiche giornate positive, e non in modo omogeneo. Il sassello e la cesena hanno tradito le aspettative dei capannisti rimanendo sino alla fine neri territori a loro graditi dove hanno trovato le condizioni ideali per il mantenimento del loro stato di conservazione.
Nonostante l’impegno dell’assessorato caccia di Regione Lombardia di negativo l’ennesima stagione con i roccoli chiusi, che considerato la scarsa presenza di importanti allevatori in ambito provinciale e/ regionale peggiora sempre in modo più rilevante lo status delle batterie di presicci dei nostri capannisti.
Veniamo ora a fare alcune considerazioni sull’attività venatoria :
Il 2018 ha visto la sospensione degli interventi di controllo della fauna selvatica da parte degli operatori faunistici. Alla luce dei procedimenti penali avviati dalla Procura di Brescia , nonchè delle pronunce della Corte Costituzionale che ha dichiarato l’illegittimità delle disposizioni regionali di altre Regioni ( del tutto identiche a quelle di Regione Lombardia ) che hanno ammesso il ricorso di figure diverse rispetto a quelle previste della 157/92 art.19 per il controllo extra venatorio della fauna selvatica ed inselvatichita per prevenzione e contenimento danni, su indicazioni delle Associazioni Venatorie si è proceduto a sospendere ogni intervento di controllo della fauna sino a che non interverrà una modifica dell’impianto normativo nazionale. Auspico che tutte le parti interessate, politiche e di categoria (soprattutto quelle agricole),si facciano al piu’ presto parte attiva per sostenere l’urgenza della modifica della legge 157/92, volta a consentire l’intervento di personale debitamente formato per il contenimento di specie invasive ,sia per ragioni di contenimento dei danni all’agricoltura sia per ragioni di sicurezza.
Tutta la fauna stanziale ha dato ottimi risultati grazie una gestione oculata e sempre comunque conservativa, supportata dalla partecipazione e collaborazione e condivisione dei nostri cacciatori.  La caccia alla lepre ormai da un decennio che viene applicata come forma di specializzazione, che ha permesso con un’attenta gestione dei piani di prelievo di poter garantire a fine stagione un discreto contingente di lepri sul territorio. A fronte di un piano di prelievo di 450 capi alla data del 26 ottobre la caccia è stata chiusa per raggiungimento del piano di prelievo con una segnalazione mediante cartolina di 449 unità.
Per quanto riguarda la caccia all’ avifauna stanziale, nulla da inventare, ruota tutta attorno ai lanci di integrazione che il Comitato di Gestione programma scaglionandoli durante tutta la stagione venatoria, garantendo in questo modo un minimo fi fauna sul territorio. Continua il progetto delle immissioni primaverili dei fagiani riproduttori di cattura di provenienza Inghilterra-est Europa che permettono di raggiungere qualche risultato positivo.

Una delle priorità del Comprensorio è quella del contenimento del cinghiale: pur con tutte le problematiche e difficoltà burocratiche connesse alla sua gestione, grazie al notevole sforzo di caccia profuso dalle 12 squadre e dal gruppo di cacciatori di selezione, ci ha permesso di raggiungere un piano di prelievo importante , garantendo a fine stagione una drastica riduzione della specie sul territorio. Sono 735 i cinghiali abbattuti con una percentuale di prelievo che va oltre il 90% del piano autorizzato: 703 capi effettuato dalle 12 squadre in caccia collettiva, 12 effettuati dai cacciatori in forma di selezione e 3 dai cacciatori con il mezzo di prelievo l’arco e 17 dagli operatori faunistici sino a quando ci è stato consentito. Allo stato attuale tale attività di pubblica utilità in attesa di modifiche alla 157/92, continua da parte del Comprensorio esclusivamente in attività di prevenzione e mitigazione danni concedendo ai privati e/o aziende agricole materiali preventivi.

Il prelievo selettivo degli Ungulati (Capriolo, Cervo e Muflone) si è svolto nel pieno rispetto del piano autorizzato. Il capriolo si mantiene su un trend positivo: su un piano di prelievo autorizzato in 231 capi è stato completato al 93% per i maschi e al 80% per le altre classi di età. Per il Cervo l’U.T.R. Bergamo non ha concesso per il secondo anno consecutivo l’apertura alla caccia in Valle Seriana nonostante si siano censiti nel 2018 75 unita’; nei settori storici della Valle Calepio e Valle Cavallina il cervo ha riscontrato una popolazione in espansione con un prelievo che è arrivato al 79% in Val Cavallina e raggiunto la percentuale del 100% in Val Calepio. Anche il muflone se pur con dei numeri di prelievo inferiori, su un piano di prelievo di 18 capi, è stato completo al 89%del prelievo autorizzato. La convinzione è quella che questi ungulati godano di ottimo stato di salute anche grazie all’oculata gestione che permette di guardare al futuro in modo sereno positivo e pensare ad un incremento di prelievo su tutte le specie senza intaccare il capitale. In questi giorni i cacciatori di selezione sono stati chiamati allo svolgimento dei censimenti che saranno decisivi nel definire il prossimo piano di prelievo. Su talune specie continua il monitoraggio sanitario seguendo le indicazioni del Piano di monitoraggio regionale .Un ringraziamento all’Istituto Zooprofillatico di Bergamo che da anni risulta il nostro punto di riferimento per capire lo stato di salute degli ungulati prelevati dai nostri soci e ai cacciatori per il grosso impegno nel prelevare un numero molto rappresentativo di campioni sulle carcasse degli animali oggetto di prelievo venatorio; da circa tre anni si è iniziato un monitoraggio anche su alcuni campioni di lepre abbattute e dobbiamo dire che anche per questa specie abbiamo dati confortanti. Relazione con tutti i dati sanitari possono essere consultabile sul sito web del CAC. Risultano essere 13 le squadre autorizzata per il prelievo della Volpe nel mese di dicembre e gennaio che hanno portato ad un prelievo di 94 unità, alle quali si aggiungono 133 prelievi effettuati durante la stagione venatoria da singoli cacciatori.
Naturalmente non ci occupiamo solo di gestione faunistica-venatoria , ma siamo molto attenti agli interventi ambientali : qualcosa è stato fatto dai nostri soci, in particolare interventi di ripristini ambientali mediante sfalcio di zone abbandonate, ripristino di vecchie pozze di abbeverata, colture a perdere ( 11 richieste di contributo sono state finanziate ) . Riguardo alla prevenzione dei danni alle colture agricole causati dalla fauna siamo intervenuti su 26 richieste, mediante l’istallazione di recinzioni elettrificate a basso voltaggio , ceduti a titolo gratuito ai proprietari e conduttori dei fondi agricoli .In concomitanza con l’avvio dei lavori agricoli proprio come la semina e della ripresa vegetativa delle coltivazioni foraggere e frutti viticole, mi sento di ricordare che la legge nazionale 157/92 (art.19) e la legge regionale 26/93 (art.41), prevedono che il controllo della fauna selvatica venga praticato, di norma, con l’utilizzo di mezzi ecologici, ossia del tipo olfattivo, sonoro, meccanico o elettrico. Per tali ragioni mi sento di sensibilizzare i nostri soci affinchè collaborino con gli imprenditori agricoli, che ne fanno richiesta, all’attuazione dei metodi che ho appena elencato, mettendo direttamente a disposizione degli agricoltori recinzioni elettrificate mobili specifiche per la protezione delle colture agricole in particolare dai cinghiali.
Molto rimane da fare e approfitto per informare i nostri soci, agricoltori e privati cittadini sulla volontà del Comitato di Gestione di incentivare contributi volti alla pulizia e sfalcio di pascoli abbandonati, (escludendo dalle richieste pulizie puramente di sentieri) ritenuti fondamentali per contrastare l’avanzamento del bosco e permetter alla fauna di trovare zone di sosta e di alimentazione. I contributi previsti anche nel Bilancio di Previsione 2019, per un valore di Euro 25.000 sono a disposizione di coloro che intenderanno usufruirne. Sul sito web del CAC si possono trovare tutte le indicazioni in tal senso.

Continua la gestione del sito web che vuole essere un punto di riferimento per i nostri soci nella puntuale informazione in particolare su provvedimenti, disposizioni, delibere o informazioni dell’ultima ora; nello scorso mese di gennaio, per cause non imputabili a noi , bensì a chi gestisce i server , siamo stati senza possibilità di darvi comunicazioni o peggio ancora senza più nessuna traccia dei contenuti pubblicati sul sito. Un lavoro non indifferente è stato fatto per la ricostruzione e l’inserimento quantomeno dei dati importanti e necessari per la comunicazione. Oggi possiamo dire di averlo ormai terminato e con l’occasione siamo riusciti a darne un’impostazione grafica nuova e di più facile ricerca. Utile ricordare la chiave di ricerca cliccando semplicemente “www.caprealpibg.it . “entrate nelle varie schermate che suddividono la vita associativa delle varie forme di caccia oltre ai dati di carattere amministrativo dell’Ente.

ANALIZZIAMO ORA I DATI GESTIONALI PIU’ IMPORTANTI DELLA STAGIONE VENATORIA 2018/2019
I soci risultano essere 3737 (3817 nel 2017 -3956 nel 2016 – 4107 nel 2015) di cui n° 3559 residenti nei Comuni del C.A. e 178 foranei; i soci foranei sono così suddivisi: n° 107 residenti nei Comuni della Provincia di Bergamo non compresi nel C.A. , n° 71 residenti in altre Province e svolgono l’attività venatoria nelle seguenti forme ed entità :
 Da appostamento fisso (titolari di appost./ospiti ) n° 1930
 In forma vagante alla fauna migratoria n° 235
 In forma vagante alla fauna stanziale n° 936
 In forma di specializzazione alla lepre n° 326
 In forma esclusiva al cinghiale n° 112
 In forma selettiva al capriolo n° 131
 In forma selettiva al cervo n° 40
 In forma selettiva al muflone n° 12
 In forma selettiva cinghiale n° 15
 Integrazione al cinghiale (suddivisi tra le varie forme) n° 232
Le immissioni di fauna, sia da ripopolamento che integrativa ha avuto la seguente consistenza : (capi complessivi 7591)
 Lepri acquistate Dicembre 2018 n° 334
 Fagiani da integrazione n° 5792
 Starne integrazione n° 1465
 Fagiani importati da ripopolamento n° 1820
Le zone addestramento cani permanenti finanziate dal C.A., ovvero inserite nel P.F.P. risultano essere quella di Odiago (Pontida); quelle temporanee risultano essere: Zona Gre’ Pianico/Castro – Zona Mt..Linzone – Zona Mt.di Zogno – Zona Selva di Zandobbio- Zona Gremalto Grone ; abbiamo riconosciuto in selvaggina un contributo per ciascuna zona di Euro 1500.00 .
Risultano inoltre finanziate mediante erogazione di contributo di Euro 366,00 cadauna le 29 manifestazioni cinofile di tipo B temporanee organizzate dalle nostre Sezioni Comunali dei cacciatori. Manifestazioni che si sono svolte in modo omogeneo sul territorio del C.A.C. nel corso dell’estate garantendo oltretutto un ulteriore immissione di selvaggina da penna che ha riscontrato dove la stessa è stata supportata con granaglie nel primo periodo di ambientamento una discreta presenza all’apertura della stagione venatoria.
Passo ora alla seconda parte della mia relazione dandovi alcune informazioni di carrattere generale:
Vi ricordo che il versamento della quota di partecipazione effettuato entro la data del 31 marzo, conferma l’iscrizione associativa al Comprensorio Alpino di caccia “Prealpi Bergamasche “per la stagione venatoria 2019/2020. (non sono ammesse deroghe o slittamenti in tal senso) I soci iscritti al 31/12/2018 che hanno omesso il pagamento devono ripresentare la domanda di ammissione-
Un dato statistico: alla data del 31 marzo i soci che hanno confermato il versamento della quota associativa risultano essere 3260 (3281 nel 2018); sono inoltre pervenute 84 (113 nel 2018) nuove domande di ammissione da parte di nuovi cacciatori che saranno valutate dal Comitato di Gestione nei prossimi giorni.
In questi giorni è stato recapitato il Decreto Regionale che determina il numero dei cacciatori ammissibili nell’ATC e nei CAC della Provincia di Bergamo nel rispetto della proporzione cacciatori/territorio, fatto salvo il diritto di ogni cacciatore di essere socio dell’ATC e del CA, in cui ha residenza anagrafica, con specifico riferimento all’indirizzo civico in cui risiede e naturalmente il diritto di permanenza associativa confermata annualmente con il versamento della quota di partecipazione.
Utile ricordare che per il territorio ricompreso in zona faunistica delle Alpi il rapporto risulta essere 49,07 ha/cacciatore. Il nostro comprensorio ha una superficie utile alla caccia di Ettari 60.077 con una disponibilità di cacciatori ammissibili in n° 1224.
I paganti risultano essere alla data del 31/3 3260, più del doppio rispetto al parametro regionale.
Raccomando tutti i soci di voler intervenire tempestivamente, comunicando all’ufficio del CA PREALPI BERGAMASCHE, ogni variazione dei dati personali, cambio di residenza o rinnovo della licenza di porto di fucile per uso caccia, al fine di permettere il corretto inoltro di tutta la corrispondenza e dei documenti che sono strettamente legati all’attività venatoria.

Nell’assunzione delle proprie competenze, lo scorso mese di febbraio il Comitato di Gestione ha deliberato le quote di ammissione al CA per la stagione venatoria 2019/20 che vi riassumo:
A ) APPOSTAMENTO FISSO EURO 40,00
B ) VAGANTE MIGRATORIA EURO 52,00
C ) VAGANTE STANZIALE EURO 105,00
D) SPECIALIZZAZIONE ALLA LEPRE EURO 180,00
E) SPECIALIZZAZIONE AL CINGHIALE EURO 155,00
F) SELEZIONE AL CAPRIOLO EURO 155,00
G) SELEZIONE AL CERVO EURO 207,00
H) SELEZIONE AL MUFLONE EURO 155,00
I ) SELEZIONE AL CINGHIALE EURO 155,00
Quota integrativa al cinghiale EURO 50,00
Alcune comunicazioni , prima di concludere questa relazione , per poi procedere alla seconda parte dei lavori della nostra assemblea.
In occasione dell’ assemblea dello scorso anno, vi davo informazione di alcune piccole modifiche inerenti la LR.26/93, in particolare la modifica all’art.40 che disciplina “allenamento e addestramento cani “. raccolte le preoccupazioni lamentate successivamente all’approvazione di tale modifica, ci si aspettava un’invasione di richieste per poter addestrare ed allenare i cani da parte di chiunque deteneva cani caccia. Ebbene le autorizzazioni rilasciate in conseguenza di tale modifica della legge regionale risultano essere state 7 , con un introito per il CAC di Euro 1260.00
Come ho detto nella parte iniziale della mia relazione, i rapporti istituzionali con l’amministrazione regionale hanno portato ad un confronto più trasparente e collaborativo con le nostre Associazioni venatorie, tant’e vero che anche nel corso del 2018, sono state accolte alcune modifiche della L.R.26/93. In particolare: a) art.8 comma 3: ha invertito il ruolo primario in merito ai censimenti alla fauna stanziale, dando piena responsabilità ai Comitati di gestione che dovranno svolgerli con personale qualificato; b) art.7 comma 22: modifica inerente la segnatura degli uccelli abbattuti chiarendo che la stessa debba essere effettuata “dopo gli abbattimenti e l’avvenuto recupero”; c) art.25 comma 2: ha chiarito la destinazione dei fabbricati rurali che avevano subito nell’iscrizione al catasto una classificazione peggiorativa per il calcolo delle distante degli appostamenti fissi; art.25 dopo il comma 19 : è stato chiarito che la misurazione tra capanni o siti rurali debba essere effettuata seguendo il profilo morfologico del terreno; art.27 comma 5 : inserito oltre il 31 dicembre la caccia vagante alla Volpe; è stata inoltre data la possibilità di effettuare la caccia al cinghiale e alla volpe in zona Alpi nella giornata di sabato. Tutte le modifiche le potete trovare presso gli uffici delle vostre associazioni o comunque per chi ha dimestichezza con il sito web , nelle pubblicazioni di Regione Lombardia.Su alcune di esse pende un ricorso alla Corte Costituzionale da parte dei nostri avversari, stremo a vedere l’esito della sentenza.
Lo scorso 23/24 marzo abbiamo partecipato all’8° rassegna provinciale di gestione faunistica che si è svolta a Schilpario organizzata dall’UNCZA che ha visto la partecipazione di tutti i Comprensori Alpini. Vi anticipo che la prossima rassegna verrà organizzata sul territorio del CAC e ci vedrà coinvolti in primis nella programmazione.
L’occasione della rassegna di gestione venatoria è un momento aperto, di contatto con il pubblico e di confronto tra i cacciatori e gli organismi di programmazione e controllo, che conclude un anno di lavoro dei cacciatori di selezione della nostra Provincia.
Non dobbiamo dimenticare che le parole chiavi del cacciatore dei nostri tempi sono “modernità e tradizione “, il cacciatore deve rapportarsi e supportare le nuove metodologie scientifiche per la gestione del patrimonio faunistico delle nostre montagne e contemporaneamente perpetrare le tradizioni, la storia della cultura venatoria quale parte integrante dell’ambiente alpino.
Mi è doveroso ringraziare i componenti del Comitato di Gestione per l’impegno assunto nella partecipazione alla vita associativa del CAC, tutti i responsabili delle Commissioni tecniche e dei loro componenti per il lavoro e per la fattiva collaborazione prestata, oltre a tutti i cacciatori che hanno collaborato nei censimenti, nella distribuzione della selvaggina.
Non mi resta che concludere ringraziando le guardie volontarie delle Associazioni Venatorie che prestano servizio gratuitamente, le Associazioni Provinciali per il loro impegno a tutela della nostra passione, il personale dell’ufficio, il nuovo segretario Cristian Plebani per il suo apporto nella vita istituzionale del CA e naturalmente a Voi che, nella qualità di componenti l’assemblea rappresentate tutti i cacciatori del Comprensorio Alpino Prealpi Bergamasche.
Grazie a tutti e evviva la caccia!
Il Presidente Rag. Maurizio Volpi

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